venerdì 3 dicembre 2010
Buccinasco – Un nuovo metodo di contenimento delle nutrie
Buccinasco (2 dicembre 2010) – Abbattere le nutrie per evitare il sovrappopolamento non è l’unica soluzione e non è nemmeno la migliore. Questa l’argomentazione di due biologi italiani che domani, attraverso una conferenza stampa, spiegheranno un metodo alternativo di contenimento della specie già sperimentato con successo nel Comune di Buccinasco. La nutria (Myocastor coypus) è un roditore originario delle zone subtropicali del Sud America meridionale. In Argentina, in condizioni naturali, i gruppi sociali sono formati da molte femmine adulte e subadulte, un maschio dominante, numerosi maschi adulti e subadulti subordinati e un numero variabile di giovani (Guichon et al., 2003). I maschi dominanti difendono attivamente e marcano il territorio contro le intrusioni di altri maschi. Questo mammifero, importato in Europa con l’intento di farne un animale da ‘pelliccia’, si è subito ben adattato all’ambiente acquatico e si è diffuso invasivamente negli ambienti umidi dell’Italia peninsulare e insulare causando talvolta estesi danneggiamenti alle biocenosi acquatiche, alle coltivazioni e ai manufatti. Ad oggi, per il controllo numerico della nutria, si utilizzano l’eutanasia, le armi da fuoco e le esche avvelenate. “Il nostro progetto - afferma il biologo Samuele Venturini – si basa su un contenimento ‘naturale’ dove individui riproduttori sterilizzati, continuando a difendere il territorio in competizione per il cibo e gli spazi con gli individui fertili, impediscano fenomeni di immigrazione e riducano il tasso riproduttivo della colonia. Questo è un sistema indolore, rispettoso della vita e sicuramente più gradito dell’uccisione cruenta che risulta impopolare presso il pubblico più sensibile. Da un anno circa stiamo sperimentando la sterilizzazione nell’area urbana e suburbana del comune di Buccinasco (MI). E i risultati positivi ci spingono a proseguire per questa strada che ci auguriamo di continuare a percorrere sempre con il supporto di Regione Lombardia.” Gli animali vengono così catturati, trasportati in un ambulatorio, visitati, analizzati, chippati, sterilizzati e poi reinseriti nel loro habitat dove vengon costantemente monitorati. “Da amante della natura quale sono – afferma Loris Cereda, Sindaco di Buccinasco - non posso che essere favorevole a questo metodo e sono stato ben contento che Buccinasco sia stato il Comune pilota di quest’operazione. Mi auguro che i risultati continuino ad essere quelli sperati e che la nostra esperienza possa essere d'esempio per altre città”. Alla conferenza Interverranno: il dottor Samuele Venturini, il dottor Gerard Mangiagalli, Clinica Veterinaria Europea, il dottor Giorgio Chiozzi, Museo di Storia Naturale di Milano, il Sindaco Loris Cereda, Comune di Buccinasco, la signora Anna Corbani dell’Associazione Tom & Jerry.
Ufficio stampa Comune di Buccinasco
domenica 26 settembre 2010
SALVATO UN PICCIONE DALLA METROPOLITANA
Milano - Ieri pomeriggio nella metropolitana linea rossa di Milano è stato portato in salvo un piccione che si trovava nella banchina dei treni. E' accaduto a Bisceglie (M2). Erano le 16 circa quando giungo insieme ad una collega al capolinea della linea rossa e ci accorgiamo della presenza di un piccione. Il posto non è certo l'ideale difatti è irto di pericoli, non tanto dovuto ai treni quanto alle persone. Il treno arriva e noi cerchiamo di non farlo salire entrando e uscendo dai vagoni. Purtroppo poco prima che il treno parta il piccione data la confusione dovuta alle persone che corrono, si infila in un vagone. Noi prendiamo allora il prossimo treno e decido di controllare ad ogni singola fermata se scorgo il columbide. Dopo 3 fermate riesco a vederlo, è sceso a Bande Nere. Decidiamo di scendere anche noi e con un po' di pazienza lo guidiamo verso le scale. Si mette a volare, arriva ai tornelli e dopo qualche indecisione e le ultime indicazioni vola verso le scale che portano all'uscita. Il piccione metropolitano è così salvo!
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domenica 5 settembre 2010
SALVATO PULLO DI PICCIONE SELVATICO
Buccinasco - Nel mese di Luglio 2010, MIFA ha soccorso, recuperato e salvato un pullo di piccione selvatico caduto dal nido e a rischio di investimento stradale. Gli sono state date tutte le cure del caso e dopo aver atteso che il volatile avesse raggiunto la forza e la maturità giuste per tornare alla sua vita, è stato liberato ed ha preso il volo pochi giorni fa. In questo periodo ho potuto constatare di persona come questi uccelli siano davvero molto puliti e affettuosi. Va ricordato infatti che i famosi piccioni viaggiatori e i piccioni domesitci derivano proprio dal piccione selvatico.
venerdì 6 agosto 2010
NUOVA OPERAZIONE MIFA PER SPOSTARE E SALVARE UNA RANA
Buccinasco - Pochi giorni fa siamo stati chiamati perchè un privato aveva bisogno di spostare una rana che si era insediata in uno stagnetto di un giardino. Il vicino di casa però non sopportava il dolce suono dell'anfibio e ha anche minacciato di eliminarla fisicamente. Il privato che ci ha contattato si è rivolto prima all'U.D.A. del Comune di Buccinasco e ha mostrato una grande sensbilità per la natura, gli animali e la conoscenza delle Leggi che li tutelano. Armati di pazienza e metodo (già in passato MIFA ha salvato delle rane in diffcioltà) dopo pochi appostamenti la rana è stata presa, trasportata e liberata in un fontanile, insieme ai suoi simili e dove può finalmente condurre la sua vita da anfibio.
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sabato 24 luglio 2010
Il ramo caduto del fontanile Mortisia
Buccinasco - Qualche settimana fa, a causa di una forte tempesta abbattutasi sul nostro territorio, si è spezzato un ramo del pioppo che - possente - sovrasta il fontanile Mortisia. Tale ramo è caduto nello specchio d'acqua sottostante senza nessuna conseguenza negativa. Anzi tutt'altro! La correlazione tra il maltempo e la caduta del ramo è stata confermata anche da testimonianze raccolte sul posto dal sottoscritto.
Tale situazione rappresenta un'ulteriore dimostrazione di come la Natura sia in grado di trasformare a proprio vantaggio eventi di questo tipo e il tutto per mantenere sempre un corretto equilibrio ecosistemico.
Giunto sul posto poco tempo dopo l'accaduto, ho potuto constatare come il ramo caduto nel fontanile sia divenuto un componente importante per la vita del fontanile stesso. Il legno si è "trasformato" in una sorta di posatoio fornendo riparo, sosta e cibo per tutti gli animali presenti. Le tartarughe ad esempio lo usano per prendere il sole e scaldarsi; le nutrie lo utilizzano per luogo di sosta ove pulirsi e cibarsi anche delle foglie; gli uccelli lo usano come sito di riposo e di alimentazioni; i pesci vedono in questo ramo in buona parte sommerso un numero notevole di anfratti e spazi ove deporre le uova e la stessa cosa dicasi per gli anfibi. Il legno stesso infine costituisce una importante materia prima che verrà col tempo degradata dai microrganismi acquatici i quali a loro volta costituiranno un'ottima fonte alimentare per i pesce e per gli uccelli, chiudendo così il ciclio.
Siccome anche altre persone mi hanno espresso il loro piacere nel vedere le papere appoggiate a questo ramo e, tenuto conto che non arreca disturbo ad altre infrastrutture, ho personalmente contattato l'Ufficio Ecologia il quale si è mostrato anch'esso consapevole e favorevole nel lasciare il ramo dove si trova.
Spesso e volentieri ciò che per l'uomo risulta anti-estetico, per la Natura è invece funzionale nel mantenimento dell'equilibrio biologico e naturale dell'ecosistema in questione.
Un ringraziamento quindi all'Ufficio Ecologia di Buccinasco che ha dimostrato di essere consapevole del fatto che una corretta gestione del territorio deve essere fatta a partire dall'ambiente stesso e non dalle critiche (il più delle volte errate e antropocentriche ovvero anti-ecologiche) che le persone, seppur in buona fede, esprimono.
Se in futuro si decidesse di rimuovere il ramo in questione è molto importante agire nella stagione invernale, quando la maggior parte degli animali migra o va in letargo in modo da non arrecare disturbo alla fauna selvatica presente. Un consiglio che vorrei dare è di non rimuovere tutto il ramo ma di tagliarlo a metà e asportare solo la parte che tende verso la sponda. Ciò per lasciare intatto il tratto di legno vicino all'isolotto del fontanile e permettere alla fauna locale di vivere nel modo più naturale possibile per loro.
Vorrei precisare che l'albero che sorge sull'isolotto del fontanile è più robusto di quanto sembra ed è molto saldo. Si tratta di un pioppo ma dietro ad esso, nello stesso punto, è presente anche una quercia. Lo stesso isolotto poi presenta vari alberi e arbusti, molti dei quali sono germinazioni delle radici del pioppo più grande. In pratica gli alberi e l'isolotto sono una cosa unica e le loro radici sono veramente salde. Le tane delle nutrie poi non contribuiscono minimamente all'indebolimento della struttura anzi tutt'altro! Purtroppo è facile cadere vittime dei pregiudizi e delle "dicerie". E' in questi casi che prima di sentenziare scenari apocalittici bisognerebbe informarsi e osservare meglio il uogo in cui viviamo, per imparare ad amarlo e a rispettarlo.
FIG. 1 - ramo spezzato dal maltempo
Tale situazione rappresenta un'ulteriore dimostrazione di come la Natura sia in grado di trasformare a proprio vantaggio eventi di questo tipo e il tutto per mantenere sempre un corretto equilibrio ecosistemico.
FIG. 2 - il ramo nel fontanile
Giunto sul posto poco tempo dopo l'accaduto, ho potuto constatare come il ramo caduto nel fontanile sia divenuto un componente importante per la vita del fontanile stesso. Il legno si è "trasformato" in una sorta di posatoio fornendo riparo, sosta e cibo per tutti gli animali presenti. Le tartarughe ad esempio lo usano per prendere il sole e scaldarsi; le nutrie lo utilizzano per luogo di sosta ove pulirsi e cibarsi anche delle foglie; gli uccelli lo usano come sito di riposo e di alimentazioni; i pesci vedono in questo ramo in buona parte sommerso un numero notevole di anfratti e spazi ove deporre le uova e la stessa cosa dicasi per gli anfibi. Il legno stesso infine costituisce una importante materia prima che verrà col tempo degradata dai microrganismi acquatici i quali a loro volta costituiranno un'ottima fonte alimentare per i pesce e per gli uccelli, chiudendo così il ciclio.
FIG. 3 - il ramo trasformato in un posatoio naturale
Siccome anche altre persone mi hanno espresso il loro piacere nel vedere le papere appoggiate a questo ramo e, tenuto conto che non arreca disturbo ad altre infrastrutture, ho personalmente contattato l'Ufficio Ecologia il quale si è mostrato anch'esso consapevole e favorevole nel lasciare il ramo dove si trova.
Spesso e volentieri ciò che per l'uomo risulta anti-estetico, per la Natura è invece funzionale nel mantenimento dell'equilibrio biologico e naturale dell'ecosistema in questione.
Un ringraziamento quindi all'Ufficio Ecologia di Buccinasco che ha dimostrato di essere consapevole del fatto che una corretta gestione del territorio deve essere fatta a partire dall'ambiente stesso e non dalle critiche (il più delle volte errate e antropocentriche ovvero anti-ecologiche) che le persone, seppur in buona fede, esprimono.
Se in futuro si decidesse di rimuovere il ramo in questione è molto importante agire nella stagione invernale, quando la maggior parte degli animali migra o va in letargo in modo da non arrecare disturbo alla fauna selvatica presente. Un consiglio che vorrei dare è di non rimuovere tutto il ramo ma di tagliarlo a metà e asportare solo la parte che tende verso la sponda. Ciò per lasciare intatto il tratto di legno vicino all'isolotto del fontanile e permettere alla fauna locale di vivere nel modo più naturale possibile per loro.
Vorrei precisare che l'albero che sorge sull'isolotto del fontanile è più robusto di quanto sembra ed è molto saldo. Si tratta di un pioppo ma dietro ad esso, nello stesso punto, è presente anche una quercia. Lo stesso isolotto poi presenta vari alberi e arbusti, molti dei quali sono germinazioni delle radici del pioppo più grande. In pratica gli alberi e l'isolotto sono una cosa unica e le loro radici sono veramente salde. Le tane delle nutrie poi non contribuiscono minimamente all'indebolimento della struttura anzi tutt'altro! Purtroppo è facile cadere vittime dei pregiudizi e delle "dicerie". E' in questi casi che prima di sentenziare scenari apocalittici bisognerebbe informarsi e osservare meglio il uogo in cui viviamo, per imparare ad amarlo e a rispettarlo.
SALVATAGGIO RICCIO
Buccinasco - 23/07/10. Erano le ore 22.30 circa quando, percorrendo a piedi la via Lario che costeggia il laghetto, un ruomore ha destato la mia attenzione. Ero con una collega, ci fermiamo e osservando tra le luci dei lampioni e le ombre della notte scorgo quello che a tutti gli effetti risulta essere poi un riccio. Si tratta di un esemplare adulto, molto bello e da quel poco che abbiamo potuto constatare risultava anche in buona salute. Siccome si trovava fuori dalla sua area, sul marciapiede, e non riusciva più a rientrare, abbiamo deciso di prenderlo e riporlo all'interno della sua area.
In questo periodo è molto importante prestare attenzione agli animali che escono dalle tane in cerca di cibo.
Anche per oggi MIFA ha salvato una vita.
In questo periodo è molto importante prestare attenzione agli animali che escono dalle tane in cerca di cibo.
Anche per oggi MIFA ha salvato una vita.
domenica 11 luglio 2010
Buccinasco entra nel Parco delle risaie
Firmato l’accordo di partenariato con il Comune di Milano per l’accesso ad un finanziamento della Fondazione Cariplo
Buccinasco, 9 luglio 2010 – Anche Buccinasco usufruirà del “Parco delle risaie”, un’ampia zona di interregno in cui mondo agricolo e mondo cittadino si fondono in uno scenario fermo nel tempo fatto di risaie verdeggianti tuttora coltivate e sterrate interpoderali dove poter passeggiare immersi nel silenzio della natura.
“Un risultato davvero importante – commenta il Sindaco di Buccinasco Loris Cereda – frutto di un dialogo fattivo e costruttivo con il Comune di Milano. Grazie al finanziamento, realizzeremo dei percorsi ciclopedonali di collegamento tra Buccinasco e il parco. Una risposta chiara, netta ed inequivocabile a chi, mistificando la realtà, ha sempre messo in dubbio i nostri intenti e la priorità da noi data all’ambiente. La nostra Amministrazione è, nei fatti , quella che più sta facendo per garantire alla nostra cittadina la vocazione di luogo d’eccellenza con tanto verde e poco cemento.”
Il progetto prevede la salvaguardia dell’ambiente agricolo con la creazione di cinture verdi attorno ai Comuni da cui è delimitato così da offrire alla cittadinanza - adulti, giovani e bambini - un luogo di svago, natura e tradizione, per poter assaporare (anche gustando i prodotti della terra) quello che è stato uno dei patrimoni della bassa milanese.
Il parco sorgerà sul confine est di Buccinasco, vicinissimo all’abitato e, quindi, particolarmente fruibile. “L’area – continua Cereda – vista la prossimità, sarà molto gradita, credo, ai residenti di Buccinasco Più che finalmente vedranno qualche risposta positiva ai tanti quesiti che da tempo pongono. L’eventuale strada di collegamento con Assago delimiterà il confine sud del parco creando un positivo equilibrio tra le esigenze di mobilità e il desiderio di verde e natura. Infine, il parco riaprirà i giochi sul paventato capolinea della linea 4 della metropolitana previsto al Ronchetto visto che, allo stato attuale della pianificazione, porterebbe alla nostra città solo svantaggi: non è contemplato il proseguimento fino a Corsico/Trezzano S.N. e non sono previste fermate a Buccinasco”.
fonte: http://www.mi-lorenteggio.com
Buccinasco, 9 luglio 2010 – Anche Buccinasco usufruirà del “Parco delle risaie”, un’ampia zona di interregno in cui mondo agricolo e mondo cittadino si fondono in uno scenario fermo nel tempo fatto di risaie verdeggianti tuttora coltivate e sterrate interpoderali dove poter passeggiare immersi nel silenzio della natura.
“Un risultato davvero importante – commenta il Sindaco di Buccinasco Loris Cereda – frutto di un dialogo fattivo e costruttivo con il Comune di Milano. Grazie al finanziamento, realizzeremo dei percorsi ciclopedonali di collegamento tra Buccinasco e il parco. Una risposta chiara, netta ed inequivocabile a chi, mistificando la realtà, ha sempre messo in dubbio i nostri intenti e la priorità da noi data all’ambiente. La nostra Amministrazione è, nei fatti , quella che più sta facendo per garantire alla nostra cittadina la vocazione di luogo d’eccellenza con tanto verde e poco cemento.”
Il progetto prevede la salvaguardia dell’ambiente agricolo con la creazione di cinture verdi attorno ai Comuni da cui è delimitato così da offrire alla cittadinanza - adulti, giovani e bambini - un luogo di svago, natura e tradizione, per poter assaporare (anche gustando i prodotti della terra) quello che è stato uno dei patrimoni della bassa milanese.
Il parco sorgerà sul confine est di Buccinasco, vicinissimo all’abitato e, quindi, particolarmente fruibile. “L’area – continua Cereda – vista la prossimità, sarà molto gradita, credo, ai residenti di Buccinasco Più che finalmente vedranno qualche risposta positiva ai tanti quesiti che da tempo pongono. L’eventuale strada di collegamento con Assago delimiterà il confine sud del parco creando un positivo equilibrio tra le esigenze di mobilità e il desiderio di verde e natura. Infine, il parco riaprirà i giochi sul paventato capolinea della linea 4 della metropolitana previsto al Ronchetto visto che, allo stato attuale della pianificazione, porterebbe alla nostra città solo svantaggi: non è contemplato il proseguimento fino a Corsico/Trezzano S.N. e non sono previste fermate a Buccinasco”.
fonte: http://www.mi-lorenteggio.com
martedì 29 giugno 2010
Contro le zanzare Buccinasco diventa un “Bat-Comune”!
Batman e Batgirl, due biologi guardiani dei Chirotteri, hanno spiegato ai cittadini come mantenere in buona salute i piccoli amici anti-zanzare
Buccinasco (29 giugno 2010) – Buccinasco è un “Bat-Comune”! Grande successo per la campagna: "Un pipistrello in famiglia" lanciata dall’Amministrazione una quindicina di giorni fa. Il Comune regala le "bat box" ed è già moda! E Batman e Batgirl, due biologi guardiani dei Chirotteri, spiegano ai cittadini come mantenere in buona salute i piccoli amici anti-zanzare. Boom di richieste, oltre 100 in due settimane. Il passaparola funziona ancor meglio, e avere la bat box in giardino o sul balcone appare quasi un must tanto che il Comune si è visto costretto a raddoppiare se non triplicare i quantitativi ordinati.

La Bat Box
Un progetto sperimentale e di ampio respiro contro gli odiosi insetti dove particolare attenzione viene data ai metodi ‘ecologici’: libellule che mangiano le larve e si nutrono di giorno e pipistrelli che predano di notte. Oltre a tanti accorgimenti rivolti ai residenti riuniti in un’ordinanza emanata dal Sindaco ad inizio primavera. La disinfestazione chimica, infatti, seppur necessaria, uccide anche gli insetti utili come le farfalle, le lucciole e persino le api con pericolose ripercussioni sui raccolti e sull’ecosistema che è invece un tesoro da custodire con mille attenzioni.
“In tutta l’area del Sud Milano - afferma Loris Cereda, Sindaco di Buccinasco - le zanzare sono un vero problema nella stagione estiva e noi non vogliamo lasciare nulla al caso. Quest’anno abbiamo moltiplicato gli interventi con un progetto integrato e tante novità. Migliaia le libellule liberate nelle risaie e più di 100 le bat box distribuite ad oggi. Lottare contro le zanzare in maniera intelligente è una strategia che sta dando ottimi risultati. Invito tutti i cittadini a contattare l'ufficio tecnico”.
I pipistrelli, al contrario dei falsi stereotipi, sono animali indifesi, silenziosi e a rischio di estinzione. Sono insettivori e roditori, ciò significa che non sono assolutamente interessati dal sangue. E non amano nemmeno la sporcizia, tanto per mettere a tacere chi li paragona a dei topi. E non è neanche vero che si attaccano ai capelli, anzi tendono ad evitare la presenza dell’uomo. Sono voracissimi di zanzare tanto da riuscire ad ingurgitarne oltre 2.000 zanzare in una sola notte. E se per caso dovessero entrare in casa, niente paura. Nel giro di pochi minuti escono da soli.
Cosa fare per avere un pipistrello per amico
Innanzitutto dotarsi di bat box. Le vecchie costruzioni che ospitavano i pipistrelli stanno scomparendo. Addio a tetti e sottotetti con accoglienti fessure in cui nascondersi, alle tegole sconnesse e alle grondaie arrugginite ricche di appigli. Le case di oggi sono “sigillate” per evitare dispersione termica, le tegole sono strette e salde e le grondaie lisce come scivoli. Le bat box, come spiegano gli zoologi del Museo di Storia Naturale di Firenze ideatori della tipologia acquistata anche dal Comune di Buccinasco, se ben posizionate sono un rifugio ideale, molto gradito ai piccoli predatori.
Sono in legno, con l’interno zigrinato così da offrire validi appigli, hanno uno sviluppo verticale (60 x 40 cm) e la perfetta tenuta tra le tavole che le compongono, permettono all’aria calda di distribuirsi in modo diverso, a seconda dell’altezza, creando una stratificazione in “zone climatiche” differenti : i maschi preferiscono stare nella parte bassa vicino all’ingresso, quella più fresca, mentre le femmine, soprattutto se in dolce attesa, salgono al caldo, nella parte alta.
Il momento migliore per posizionare la casetta è fra marzo e aprile, quando il pipistrello esce dal letargo e "cerca casa", ma anche d’estate va benissimo. La casetta è in legno e non in ferro, ad esempio, perchè il metallo scherma gli ultrasuoni con cui comunicano i pipistrelli, impedendone di fatto la comunicazione.
La collocazione migliore è a circa quattro metri dal suolo, vicino agli alberi, in zone riparate da vento e pioggia e lontane da rumori molesti e fonti luminose. L’ideale è la parete esterna delle abitazioni dove la bat box “imita” le vecchie fessure delle case di un tempo.
Manutenzione poca, anzi pochissima, solo l'accortezza di controllare che la casetta sia ben ancorata al sostegno e che non venga abitata da ragni, vespe o altri insetti.
“Benchè vi siano colonie di pipistrelli in tutto il sud Milano – spiega l’Assessore all’Ecologia, Massimo Roncali - non è automatico che il pipistrello decida di trasferirsi in una bat box, ci vuole tempo e pazienza perché si fidi del nuovo rifugio e lo riconosca. Ma le statistiche dicono che se ben ubicate, le casette trovano inquilini nel giro di un annetto”
Per ulteriori informazioni, contattare Rossana Gnasso, r.gnasso@comune.buccinasco.mi.it, tel.02.45797202.
fonte: http://www.mi-lorenteggio.com
domenica 23 maggio 2010
Salvataggio cuccioli di Silvilago
26/04/10 Buccinasco (MI)
Buccinasco (MI) - Lunedì sera 26 aprile 2010 lungo una via che costeggia un'area verde privata con un laghetto al suo interno, ho incontrato sul marciapiede, a ridosso della strada due piccolissimi cuccioli di Silvilago (Sylvilagus floridanus) che si erano avventurati troppo oltre la rete passandoci addirittura attraverso. I due lagomorfi non sembravano nemmeno spaventati ma non sapevano del gravissimo pericolo che stavano correndo. Fortunatamente ero l'unico che a quell'ora (erano circa le 23.00) stava passando di li e così mi fermai e cercai di indirizzare queste due splendide creature al di là della rete, da dove erano arrivati. Chiamai anche una mia collega e mentre un cucciolo dopo pochi tentativi riuscì a tornare a casa, per convincere il secondo abbiamo impiegato circa 2 ore e diversi tentativi ma continuava a tornare verso di noi. Dopo aver insistito altre volte senza alcun risultato e per evitare che potesse morire per mano dell'uomo (strada) lo abbiamo preso e gli abbiamo fatto passare la notte e alcune ore del giorno in casa. E' stato riposto in un luogo con del fieno, dell'acqua in una ciotola e dell'insalata ed erba di prato, quella che stava mangiando lui poche ore prima. La sera successiva l' abbiamo liberato nel posto in cui si trovava, un po' più lontano dalla rete ma almeno sempre nel suo ambiente. Anche questa volta MIFA ha salvato la vita ad alcuni animali selvatici.
S.V.
Buccinasco (MI) - Lunedì sera 26 aprile 2010 lungo una via che costeggia un'area verde privata con un laghetto al suo interno, ho incontrato sul marciapiede, a ridosso della strada due piccolissimi cuccioli di Silvilago (Sylvilagus floridanus) che si erano avventurati troppo oltre la rete passandoci addirittura attraverso. I due lagomorfi non sembravano nemmeno spaventati ma non sapevano del gravissimo pericolo che stavano correndo. Fortunatamente ero l'unico che a quell'ora (erano circa le 23.00) stava passando di li e così mi fermai e cercai di indirizzare queste due splendide creature al di là della rete, da dove erano arrivati. Chiamai anche una mia collega e mentre un cucciolo dopo pochi tentativi riuscì a tornare a casa, per convincere il secondo abbiamo impiegato circa 2 ore e diversi tentativi ma continuava a tornare verso di noi. Dopo aver insistito altre volte senza alcun risultato e per evitare che potesse morire per mano dell'uomo (strada) lo abbiamo preso e gli abbiamo fatto passare la notte e alcune ore del giorno in casa. E' stato riposto in un luogo con del fieno, dell'acqua in una ciotola e dell'insalata ed erba di prato, quella che stava mangiando lui poche ore prima. La sera successiva l' abbiamo liberato nel posto in cui si trovava, un po' più lontano dalla rete ma almeno sempre nel suo ambiente. Anche questa volta MIFA ha salvato la vita ad alcuni animali selvatici.
S.V.
domenica 21 febbraio 2010
RECUPERATO IL FONTANILE NOSOTTO
Buccinasco - Poche settimane fa sono iniziati al fontanile Nosotto i lavori di recupero e riattivazione del suddetto sito. Tale fontanile si trova poco dopo il Lago Santa Maria e fino a poco tempo fa qui vi si trovavano solo rovi e rifiuti gettati dalle solite persone prive di dignità.
Ecco come si presentava l'asta del fontanile durante i lavori di pulizia:
Ecco come si presentava l'asta del fontanile durante i lavori di pulizia:
Ed ecco come si presenta oggi poco dopo la sua riattivazione
Tutto ciò fa parte del piano "master plan dei navigli" volto appunto al recupero e alla rivalirizzazione dei fontanili del nostro Comune, veri e propri luoghi di interesse naturalistico e fiore all'occhiello del nostro territorio.
domenica 3 gennaio 2010
LA PESCA A BUCCINASCO
Bacini, cave e specchi d’acqua in disponibilità privata, ma comunicanti con acque pubbliche o alimentati da acque sorgive ove si eserciti la pesca anche a pagamento, assumono la denominazione di CPP (Centri Privati di Pesca) solo a seguito di autorizzazione provinciale.
La domanda di autorizzazione a costituire un Centro Privato di Pesca deve essere presentata al Servizio faunistico – V.le Piceno 60 Milano
□ I CPP devono esporre all’ingresso, in modo visibile, l’autorizzazione provinciale.
□ Per pescare nei CPP non occorre la licenza di pesca.
ATTENZIONE!
Per pescare nei bacini, cave e specchi d’acqua non autorizzati dalla Provincia è necessario possedere la licenza e rispettare le leggi ed i regolamenti vigenti per le acque pubbliche.
DOVE?
Ecco quali sono i bacini su cui è autorizzata la pesca:
Laghetto dei Pioppi - Parco Spina Azzurra - Buccinasco
Laghetto dei Salici - Via Marzabotto - Buccinasco
Cava Fagnana - Via Fagnana - Buccinasco
Le Pasturine - Loc.Gudo Gambaredo - Buccinasco
Le Pasturine di Sotto - Loc.Gudo Gambaredo - Buccinasco
Laghetto del Parco Cabassina - Viale Italia, 28 - Corsico
Laghi Carcana - Loc. San Pietro Cusico - Zibido San Giacomo
Cento Pertiche - Via Pascoli - Zibido San Giacomo
Di conseguenza, ove non espressamente consentito, chiunque effettui attività di pesca in fontanili di parchi pubblici o rogge e altri corpi idrici, è perseguibile dalle norme vigenti in materia di tutela ambientale.
si ringrazia il sito: http://www.provincia.milano.it
La domanda di autorizzazione a costituire un Centro Privato di Pesca deve essere presentata al Servizio faunistico – V.le Piceno 60 Milano
□ I CPP devono esporre all’ingresso, in modo visibile, l’autorizzazione provinciale.
□ Per pescare nei CPP non occorre la licenza di pesca.
ATTENZIONE!
Per pescare nei bacini, cave e specchi d’acqua non autorizzati dalla Provincia è necessario possedere la licenza e rispettare le leggi ed i regolamenti vigenti per le acque pubbliche.
DOVE?
Ecco quali sono i bacini su cui è autorizzata la pesca:
Laghetto dei Pioppi - Parco Spina Azzurra - Buccinasco
Laghetto dei Salici - Via Marzabotto - Buccinasco
Cava Fagnana - Via Fagnana - Buccinasco
Le Pasturine - Loc.Gudo Gambaredo - Buccinasco
Le Pasturine di Sotto - Loc.Gudo Gambaredo - Buccinasco
Laghetto del Parco Cabassina - Viale Italia, 28 - Corsico
Laghi Carcana - Loc. San Pietro Cusico - Zibido San Giacomo
Cento Pertiche - Via Pascoli - Zibido San Giacomo
Di conseguenza, ove non espressamente consentito, chiunque effettui attività di pesca in fontanili di parchi pubblici o rogge e altri corpi idrici, è perseguibile dalle norme vigenti in materia di tutela ambientale.
FIG. 1 - Laghetto dei pioppi - Spina Azzurra - Buccinasco
si ringrazia il sito: http://www.provincia.milano.it
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