Fotografia autunnale di Buccinasco

Molti di noi, soprattutto chi vive in città, sono abituati a considerare la stagione autunnale e quella invernale come il "tramonto dei colori", una stagione grigia, prevalentemente contornata da nebbie, freddo e scaristà di luce. Questo è vero in parte perchè per chi ha la fortuna di vivere in Comuni come il nostro (Buccinasco n.d.r. ), l'autunno assume significati più profondi.
Durante l'autunno, fauna e flora si preparano per affrontare la stagione invernale in vari modi.
Nel silenzio della campagna del PASM (Parco Agricolo Sud Milano) si compie l'infaticabile lavoro della Natura: rettili e anfibi cercano gli ultimi raggi di sole, i piccoli mammiferi come i roditori fanno scorta di cibo per l'approssimarsi del letargo e gli alberi colorano il paesaggio con tonalità diverse che vanno dal verde al giallo, dal rosso all'arancione al marrone: è la clorofilla che cede il passo ai carotenoidi.
L'aria diventa più fredda e il cibo scarseggia per cui molti animali, ma anche molte piante, si apprestano ad entrare in letargo. Lucertole, bisce, rane e tritoni cercano anfratti tra le rocce o scavano sotto terra per ricavarsi una tana dove passare l'inverno; nutrie, tassi, criceti, lepri, scoiattoli e altri mammiferi aumentano la loro attività alimentare per superare la stagione fredda o tramite ibernazione o tramite torpore; alcuni uccelli migrano in zone più calde mentre altri giungono qui da noi proprio in questo periodo come ad esempio alcuni gabbiani.

Diversi insetti cercano riparo sotto terra oppure entrando in diapausa mentre le piante caducifoglie si preparano per la quiescenza e, dopo aver perso il loro apparato fotosintetico, è possibile notare le gemme quiescenti.
Alberi con rami senza foglie e animali in letargo segnano, per un occhio non allenato, l'inizio del riposo della Natura, ma se si guarda bene e se ci si ferma ad ascoltare i meravigliosi suoni della Natura allora è possibile notare che l'autunno e l'inverno ormai prossimo non segnano la fine di un ciclo proprio perchè essendo un ciclo esso non ha nè un inizio nè una fine. Proprio pochi giorni or sono ho assistito all'emozionante visione di 4 cuccioli appena nati di castorino (nutria), ho sentito il dolce canto degli uccelli, il fruscio delle ultime foglie secche che ad ogni alito di vento si toccano l'un l'altra.
E' il naturale ciclo degli elementi, l'eterno perpetuarsi della vita, all'apparenza così fragile ma in realtà così perfetta ed è grazie ad essa che noi possiamo dire: "è primavera!".
Voglio ricordare l'autunno 2007 con questa foto:

una foglia secca su un manto verde e delle goccioline d'acqua che sembrano voler placare la sete, sete di vita che nonostante le apparenze continua imperterrita a pulsare nel cuore di ogni creatura, sia vegetale che animale.