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martedì 17 novembre 2009

Mostra fotografica MIFA

Con il patrocinio del Comune di Buccinasco e in collaborazione con Banca del Tempo e dei Saperi e l'associazione Tom & Jerry, è stata inaugurata la mostra fotografica di Samuele Venturini dedicata alla Fauna del nostro territorio. La mostra si è aperta domenica alle 16 e l'affluenza è stata veramente tanta. Tramite le immagini è stata raccontata la natura di Buccinasco, il lato nascosto e misterioso ma meraviglioso della Natura che ci circonda.
un grazie a tutti!

lunedì 16 novembre 2009

MI.F.A. - Missione Fauna & Ambiente - onlus: resoconto delle due manifestazioni

Buccinasco (MI) - Sabato 14 novembre 2009 presso la Cascina Robbiolo di Buccinasco (MI) si è tenuta la serata dedicata agli animali esotici e alla fauna selvatica.
La sala si è riempita ed erano presenti cittadini di diversi Comuni oltre che varie associazioni animaliste e ambientaliste.
La serata è iniziata con la presentazione del Sindaco di Buccinasco che ha esposto un discorso che tocca a trecentosessanta gradi l'amministrazione territoriale e la tutela dell'ambiente.
Dopo questa interessante introduzione la serata è entrata nel vivo della manifestazione. Il dott. Venturini - biologo e presidente MIFA - ha fatto una breve introduzione descrivendo la nuova Associazione e ha poi esposto in modo chiaro e semplice nonostante il linguaggio un po' tecnico/scientifico dell'argomento, la questione degli animali alloctoni. E' seguita poi una presentazione molto interessante sulle Nutrie che si è conclusa con la dimostrazione al pubblico di Willy, la nutria domestica più famosa d'Italia.
A metà serata è stata la volta del dott. Ripepi - veterinario - che ha illustrato in modo veramente interessante e di facile comprensione il vasto argomento degli animali esotici soffermandosi in particolare sui conigli e sugli uccelli. A fine presentazione sono stati mostrati un coniglio, un cincillà, un barbagianni e un falco (questi ultimi uccelli rapaci).
Inifine è seguito il dott. Mangiagalli - veterinario - che ha spiegato al pubblico il mondo dei Ricci. Durante la sua parte il pubblico ha avuto modo di vedere un bellissimo esemplare di riccio europeo.
La serata poi si è conclusa con un rinfresco e con i dovuti ringraziamenti.
E' stato un vero successo e al pubblico, che ha partecipato numeroso e davvero interessato, è piaciuto moltissimo. Gli animali inoltre sono stati tenuti bene e mostrati solo a scopo divulgativo perchè soprattutto tra i bambini, vi erano persone che non avevano mai visto dal vivo queste creature viventi o addirittura c'è chi non era nemmeno a conoscenza dell'esistenza di alcuni di loro.
Le informazioni inoltre sono state molto interessanti e il messaggio che è passato è stato di vera tutela e salvaguardia della biodiversità e dell'ambiente sotto tutti gli aspetti.

domenica 11 ottobre 2009

BUCCINASCO

Fotografia autunnale di Buccinasco





Molti di noi, soprattutto chi vive in città, sono abituati a considerare la stagione autunnale e quella invernale come il "tramonto dei colori", una stagione grigia, prevalentemente contornata da nebbie, freddo e scaristà di luce. Questo è vero in parte perchè per chi ha la fortuna di vivere in Comuni come il nostro (Buccinasco n.d.r. ), l'autunno assume significati più profondi.
Durante l'autunno, fauna e flora si preparano per affrontare la stagione invernale in vari modi.
Nel silenzio della campagna del PASM (Parco Agricolo Sud Milano) si compie l'infaticabile lavoro della Natura: rettili e anfibi cercano gli ultimi raggi di sole, i piccoli mammiferi come i roditori fanno scorta di cibo per l'approssimarsi del letargo e gli alberi colorano il paesaggio con tonalità diverse che vanno dal verde al giallo, dal rosso all'arancione al marrone: è la clorofilla che cede il passo ai carotenoidi.
L'aria diventa più fredda e il cibo scarseggia per cui molti animali, ma anche molte piante, si apprestano ad entrare in letargo. Lucertole, bisce, rane e tritoni cercano anfratti tra le rocce o scavano sotto terra per ricavarsi una tana dove passare l'inverno; nutrie, tassi, criceti, lepri, scoiattoli e altri mammiferi aumentano la loro attività alimentare per superare la stagione fredda o tramite ibernazione o tramite torpore; alcuni uccelli migrano in zone più calde mentre altri giungono qui da noi proprio in questo periodo come ad esempio alcuni gabbiani.




Diversi insetti cercano riparo sotto terra oppure entrando in diapausa mentre le piante caducifoglie si preparano per la quiescenza e, dopo aver perso il loro apparato fotosintetico, è possibile notare le gemme quiescenti.
Alberi con rami senza foglie e animali in letargo segnano, per un occhio non allenato, l'inizio del riposo della Natura, ma se si guarda bene e se ci si ferma ad ascoltare i meravigliosi suoni della Natura allora è possibile notare che l'autunno e l'inverno ormai prossimo non segnano la fine di un ciclo proprio perchè essendo un ciclo esso non ha nè un inizio nè una fine. Proprio pochi giorni or sono ho assistito all'emozionante visione di 4 cuccioli appena nati di castorino (nutria), ho sentito il dolce canto degli uccelli, il fruscio delle ultime foglie secche che ad ogni alito di vento si toccano l'un l'altra.
E' il naturale ciclo degli elementi, l'eterno perpetuarsi della vita, all'apparenza così fragile ma in realtà così perfetta ed è grazie ad essa che noi possiamo dire: "è primavera!".
Voglio ricordare l'autunno 2007 con questa foto:


una foglia secca su un manto verde e delle goccioline d'acqua che sembrano voler placare la sete, sete di vita che nonostante le apparenze continua imperterrita a pulsare nel cuore di ogni creatura, sia vegetale che animale.

domenica 14 giugno 2009

Il mistero dele morti faunistiche purtroppo continua...

Buccinasco - Oggi 13 giugno 2009 intorno alle ore 17.45 sono giunto al fontanile Mortisia per controllare la fauna e l'ambiente ivi presenti. Giunto alla testa del fontanile noto un'amara sorpresa: 2 esemplari di germano reale, probabimente giovani viste le dimensioni, morti. Prendo i guanti in lattice che per queste occasioni DEVONO assolutamente essere sempre indossati, per ovvi motivi igienici, e inizio a prelevare le carcasse per portarle fuori dall'acqua. La scelta di questo intervento è dovuta al fatto che i resti organici, soprattutto in acqua, possono risultare veicolo di patologie per gli altri animali presenti nella zona e per l'intero fontanile. Fortunatamente una signora di passaggio è stata così gentile da fornirmi un sacchetto dove riporre i poveri corpi di questi animali senza vita. Poco più avanti, verso la punta della testa, un terzo cadavere.
Mentre i primi due presentavano delle escoriazioni, il terzo era apparentemente sano.
All'inizo dell'asta del fontanile invece ho rinvenuto un quarto cadavere che sono riuscito a prendere grazie all'intervento di un tecnico gentilissimo del Comune di Buccinasco.
Da quello che ho potuto osservare, i primi 2 corpi giacevano senza vita da almeno una notte perchè uno dei due aveva un morso - presumibilmente di ratto - sul collo, mentre l'altro aveva una evidente ferita nel petto con fuoriuscita di alcune parti di iteriora. Probabilmente è il segno o di una predazione o ci una collutazione violenta ma non ho abbastanza indizi per indagare oltre. Il terzo corpo era sanissimo per cui ipotizzo che il decesso sia avvenuto recentemente, forse in giornata. Questa carcassa presentava una consistente rigidità. Il quarto corpo infine, come il terzo, non presentava segni particolari o abrasioni. Ho notato però la perdita di sangue dal becco, come se fosse in atto una sorta di emorragia interna.
Ecco una serie di foto scattate prima di raccogliere questi poveri animali:


FIG. 1 - panoramica di 2 germani morti






FIG. 2 - particolare del primo cadavere con evidente ferita nel torace


FIG. 3 - Secondo cadavere con morso probabile di ratto al collo dopo il decesso



FIG. 4 - Terzo cadavere appartemente senza segni esterni








FIG. 5 - Quarta carcassa nell'asta del fontanile Mortisia



Queste spoglie di germano reale giacevano l'uno dall'altra a distanza di pochi metri ma tutti su un singolo lato di una sponda. Il fatto che ci siano state ben 4 morti nell'arco di pochissimo tempo e in queste condizioni mi fa presupporte due cause principali:
1) morte per avvelenamento (rodenticidi??)
2) focolaio di un virus
In questi giorni cerco di informarmi e osservare se ci sono altri casi simili nel nostro Comune o nei paesi limitrofi.
Ne approfitto per fare un'appello: ogni qual volta vengono trovati dei cadaveri di animali dentro fontanili o in parchi pubblici (o comunque in territorio comunale) è buona norma segnalare sempre il loro rinvenimento al Comune di Buccinasco oppure al sottoscritto. Si tratta di un gesto di civiltà verso l'ambiente e verso tutti (stiamo parlando di igiene). Per i non addetti ai lavori consiglio vivamente di NON toccare mai i resti organici di animali perchè se non si usano le corrette precauzioni e non si conosce bene il giusto modo di intervenire si rischia di farsi davvero male.
Un grazie sentito al servizio tecnico Comunale che ha dimostrato molta efficienza e disponibilità.
Se qualcuno ha visto qualcosa o può dare inidizi maggiori è pregato di contattarci!

venerdì 29 maggio 2009

Decessi faunistici sospetti al fontanile Brianzona

Con questo articolo si vogliono solo informare i gentili lettori di alcuni fatti accaduti al fontanile in questione corredati da alcune testimonianze orali.
Fino a pochi mesi fa (marzo 2009) al fontanile Brianzona vivevano una famiglia di Coypu (nutrie) e alcuni germani reali ma soprattutto vi era la dolcissima presenza del famosissimo germano bianco solitario del Brianzona. Scoprii poi più tardi che con molta probabilità i germani bianchi erano due ma non mi è mai capitato di vederli contemporaneamente insieme.
Oltre al germano bianco vi erano sovente altri 2 o 3 germani reali selvatici. Altri abitanti di questo bellissimo fontanile sono le gallinelle d’acqua, altri piccoli roditori, ittiofauna e diverse specie di uccelli.
All’inizio del mese di aprile, con l’approssimarsi della stagione primaverile, durante le mie escursioni e perlustrazioni del territorio comunale, non riuscii più a scorgere la presenza del germano bianco e notai una diminuzione della presenza degli altri animali. Alcuni giorni dopo l’amara scoperta: all’interno della testa del fontanile vi erano una carcassa di nutria e una del germano bianco!
Incontrai delle persone molto gentile e scambiando quattro chiacchiere venni a  scoprire che i cadaveri di nutria erano 4, che non vi erano più germani e che, molto probabilmente, questi animali sono stati avvelenati. Ebbene si, dopo aver constatato la morte “in massa” dei castorini e dopo aver visto il cadavere abbandonato del germano e aver constatato una drastica diminuzione dell’ittiofauna e dell’avifauna acquatica il sospetto si fece più forte: morte da avvelenamento. Venni a scoprire poi che – probabilmente – qualche centro sportivo nelle imminenti vicinanze, ha utilizzato del veleno rodenticida. Questo è un reato punibile e passibile di denuncia in quanto tali veleni sono illegali e vietati per legge e questo è risaputo. Solo uno scellerato può agire in questo modo criminoso. Queste sostanze non sono selettive e causano la morte di altre specie animali (spesso protette).
Invito tutta la cittadinanza a segnalare le anomalie che possano rappresentare un pericolo per la tutela della fauna, della flora e dell’ambiente nostrano.

mercoledì 20 maggio 2009

Natura a Buccinasco con la classe 4° della scuola elementare di Robbiolo

Buccinasco - Oggi 20/05/09 alle ore 14.00 il blog "Natura a Buccinasco" nelle vesti del sottoscritto ha partecipato ad una escursione denominata per l'occorrenza "gita tra i fontanili".
Ci tengo a ringraziare la scuola di Robbiolo per avermi invitato e per aver trascorso una bella esperienza in compagnia di tanti piccoli amici, curiosi di scoprire gli affascinanti tesori naturalistici presenti qua e là nel nostro Comune.
Siamo partiti in bicicletta dalla scuola in questione e proseguendo per via Aldo Moro abbiamo imboccato la via Piemonte, svoltato a sinistra in via della Resistenza, alla rotonda abbiamo girato a destra e imboccato la via e abbiamo proseguito per la via Archimede fino ad arrivare alla via Romagna. Qui ci siamo fermati alla prima tappa ovvero il fontanile Battiloca. Con l'ausilio del cartello e delle immagini annesse ho spiegato alla classe che cosa sono i fontanili e le loro caratteristiche peculiari. Si è fatto il giro a piedi della testa del fontanile e gli alunni hanno potuto vedere sia la fauna che la flora che popolano questo luogo. Si sono potuti osservare pesci e vari uccelli tra cui spiccavano per imponenza le oche cignoidi, i germani e le anatre mute. Particolare interesse ha destato anche la ferita del "guardiano del Battiloca" ovvero dell'albero più grande del fontanile. La ferita intesa come ramo spezzato era dovuta al forte maltempo dell'estate del 2008.
Non nascondo che ho avuto all'inizio un po' di tensione e molta emozione a parlare davanti ad una ventina di persone.
Dalla testa del fontanile abbiamo seguito l'asta e siamo giunti nel ponte sotto la tangenziale dove i ragazzi hanno potuto vedere alcuni anfibi quali rane e tritoni mentre nelle rogge accanto nuotavano in modo incessante i pesci.
Passato il percorso sotto la tangenziale siamo giunti a Buccinasco Castello e alla nostra seconda e ultima tappa principale ovvero il fontanile Bazzanella. Qui, in un contesto agricolo, abbiamo potuto trovare resti di gambero rosso della Louisiana lasciati, con molta propabilità, da qualche airone.
Al ritorno ci siamo fermati alla Cascina di Buccinasco Castello della famiglia Cossa dove una gentilissima persona ci ha illustrato il contesto storico e sociale del vecchio borgo.
La gita è così giunta al termine e siamo tornati, seguendo la strada di andata, alla scuola di Robbiolo. Qui siamo saliti in classe e le maestre con i loro giovani studenti mi hanno ringraziato, in attesa di altre iniziative di questo tipo.
E' stata una bellissima esperienza anche per me ed è stata un'opportunità molto importante soprattutto per questi giovani amici ai quali spetterà a noi lasciare a loro un ambiente il più possibile sano e salubre in cui poter gioire delle meraviglie che la Natura ci regala ogni giorno.

lunedì 16 marzo 2009

TRACCE DI VOLPE...

Continua la ricerca di ulteriori prove che possano confermare la presenza della Volpe (Vulpes vulpes) nel Parco Agricolo Sud Milano di Buccinasco.
Dopo aver trovato un reperto fossile di Volpe, nella fattispecie un cranio, e dopo aver fotografato una carcassa di questo animale, una ennesima traccia che ho osservato e successivamente che ho potuto appurare essere, con molta probabilità, di una volpe, è stata la rilevazione dei suoi escrementi.


FIG. 1 - escrementi di Volpe



Gli escrementi della Volpe sono spesso visibili perchè deposti, solitamente, su punti elevati come sassi, tronchi o nel caso osservato personalmente su tane di talpe. Questo comportamento serve alla delimitazione del territorio.


FIG. 2 - escrementi di Volpe su rilievo di terra



Le Volpi si nutrono prevalentemente di piccoli roditori, insetti, uova, uccelli, lombrichi e con il cambiare della stagione varia anche la dieta. In autunno ad esempio si cibano di vegetali come bacche, pigne, semi e frutta.
A seconda quindi dell'alimento ingerito, anche la colorazione e la consistenza degli escrementi varia.
Tali escrementi hanno la forma di una salsiccia, arrotondata ad un'estremità e appuntita all'altra. Sono lunghi 5 - 8 centimetri e il diametro varia da 1.2 a 2.5 centimetri.
Lo sterco presenta spesso peli e il colore varia dal bruno scuro al grigio a seconda dell'alimentazione.
Se la Volpe ha divorato una certa quantità di ossa, i fosfati di calcio producono un rivestimento grigio.
Gli escrementi deposti all'interno del territorio della Volpe vengono coperti con terra o materiale vegetale.

mercoledì 11 marzo 2009

IL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA NELLE ROGGE DI BUCCINASCO

Buccinasco - Domenica 8 marzo ho avvistato un esemplare di gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) in una roggia nei pressi di Buccinasco Castello.
Questo crostaceo è di origine Americana ma da alcuni anni è diffuso in molti continenti. Prima di proseguire è d'obbligo spiegare come questo gambero sia potuto giungere fino a noi.
Il Procambarus clarkii è un gambero di acqua dolce ed è stato esportato per via della sua facilità di allevamento. A casua delle scarse e inadeguate misure di controllo, questo animale si è diffuso in modo piuttosto veloce nell'ambiente circostante.
Abbiamo dunque capito la vera causa di questa ennesima invasione di una specie alloctona: l'uomo, per mezzo della sua ignoranza e ingordigia. Come per molti altri animali, il mero interesse economico ha portato gli allevatori ad essere rei di creare gravi squilibri a molti ecosistemi.
Il gambero rosso della Louisiana, soprannominato anche "killer" è un crostaceo molto competitivo, con una maturità sessuale precoce ed è in grado di riprodursi più di una volta all'anno. Una femmina può deporre circa 300 - 500 uova alla volta). Queste peculiarità permettono al gambero di colonizzare velocemente i vari ambienti in cui si trova.
E' un animale estremamente adattabile tanto che riesce a resistere a diverse temperature, può vivere anche al di fuori dell'acqua e ha una soglia di resistenza molto alta per quanto riguarda l'eventuale inquinamento delle acque. Ciò significa che sopporta anche acque contaminate da fungicidi o erbicidi.
A differenza del nostro gambero di fiume, il Procambarus clarkii è portatore sano di un fungo che colpisce proprio il gambero europeo (autoctono).
Il gambero rosso della Louisiana è considerato un "flagello" per la fauna ittica in quanto preda uova di pesci e anfibi, concorre per le risorse alimentari e si ciba anche di piante acquatiche.
Questo gambero è in grado di costruire tane che sono una sorta di "gallerie" sotterranee della lunghezza anche di 5 metri che utilizza per proteggersi dai predatori e come luogo di riparo. Queste tane però costituiscono un grave problema per la stabilità degli argini, tenendo conto che in una tana possono convivere circa 50 esemplari.
Con la sua attività di scavo il gambero intorbidisce le acque e questo arreca disturbo alla flora e fauna sottomarina in quanto il pulviscolo sollevato arresta la luce solare.

FIG. 1 - Gambero rosso  intento a scavare in una roggia di Buccinasco

I predatori del gambero rosso in Italia non sono molti ma fortunatamente alcuni uccelli hanno imparato ad apprezzare questa preda come alimento. Tra i principali nemici si annoverano: aironi, tarabusi, cormorani e lucci.

FIG. 2 - Gambero rosso della Louisiana a Buccinasco