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lunedì 16 marzo 2009

TRACCE DI VOLPE...

Continua la ricerca di ulteriori prove che possano confermare la presenza della Volpe (Vulpes vulpes) nel Parco Agricolo Sud Milano di Buccinasco.
Dopo aver trovato un reperto fossile di Volpe, nella fattispecie un cranio, e dopo aver fotografato una carcassa di questo animale, una ennesima traccia che ho osservato e successivamente che ho potuto appurare essere, con molta probabilità, di una volpe, è stata la rilevazione dei suoi escrementi.


FIG. 1 - escrementi di Volpe



Gli escrementi della Volpe sono spesso visibili perchè deposti, solitamente, su punti elevati come sassi, tronchi o nel caso osservato personalmente su tane di talpe. Questo comportamento serve alla delimitazione del territorio.


FIG. 2 - escrementi di Volpe su rilievo di terra



Le Volpi si nutrono prevalentemente di piccoli roditori, insetti, uova, uccelli, lombrichi e con il cambiare della stagione varia anche la dieta. In autunno ad esempio si cibano di vegetali come bacche, pigne, semi e frutta.
A seconda quindi dell'alimento ingerito, anche la colorazione e la consistenza degli escrementi varia.
Tali escrementi hanno la forma di una salsiccia, arrotondata ad un'estremità e appuntita all'altra. Sono lunghi 5 - 8 centimetri e il diametro varia da 1.2 a 2.5 centimetri.
Lo sterco presenta spesso peli e il colore varia dal bruno scuro al grigio a seconda dell'alimentazione.
Se la Volpe ha divorato una certa quantità di ossa, i fosfati di calcio producono un rivestimento grigio.
Gli escrementi deposti all'interno del territorio della Volpe vengono coperti con terra o materiale vegetale.

mercoledì 11 marzo 2009

IL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA NELLE ROGGE DI BUCCINASCO

Buccinasco - Domenica 8 marzo ho avvistato un esemplare di gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) in una roggia nei pressi di Buccinasco Castello.
Questo crostaceo è di origine Americana ma da alcuni anni è diffuso in molti continenti. Prima di proseguire è d'obbligo spiegare come questo gambero sia potuto giungere fino a noi.
Il Procambarus clarkii è un gambero di acqua dolce ed è stato esportato per via della sua facilità di allevamento. A casua delle scarse e inadeguate misure di controllo, questo animale si è diffuso in modo piuttosto veloce nell'ambiente circostante.
Abbiamo dunque capito la vera causa di questa ennesima invasione di una specie alloctona: l'uomo, per mezzo della sua ignoranza e ingordigia. Come per molti altri animali, il mero interesse economico ha portato gli allevatori ad essere rei di creare gravi squilibri a molti ecosistemi.
Il gambero rosso della Louisiana, soprannominato anche "killer" è un crostaceo molto competitivo, con una maturità sessuale precoce ed è in grado di riprodursi più di una volta all'anno. Una femmina può deporre circa 300 - 500 uova alla volta). Queste peculiarità permettono al gambero di colonizzare velocemente i vari ambienti in cui si trova.
E' un animale estremamente adattabile tanto che riesce a resistere a diverse temperature, può vivere anche al di fuori dell'acqua e ha una soglia di resistenza molto alta per quanto riguarda l'eventuale inquinamento delle acque. Ciò significa che sopporta anche acque contaminate da fungicidi o erbicidi.
A differenza del nostro gambero di fiume, il Procambarus clarkii è portatore sano di un fungo che colpisce proprio il gambero europeo (autoctono).
Il gambero rosso della Louisiana è considerato un "flagello" per la fauna ittica in quanto preda uova di pesci e anfibi, concorre per le risorse alimentari e si ciba anche di piante acquatiche.
Questo gambero è in grado di costruire tane che sono una sorta di "gallerie" sotterranee della lunghezza anche di 5 metri che utilizza per proteggersi dai predatori e come luogo di riparo. Queste tane però costituiscono un grave problema per la stabilità degli argini, tenendo conto che in una tana possono convivere circa 50 esemplari.
Con la sua attività di scavo il gambero intorbidisce le acque e questo arreca disturbo alla flora e fauna sottomarina in quanto il pulviscolo sollevato arresta la luce solare.

FIG. 1 - Gambero rosso  intento a scavare in una roggia di Buccinasco

I predatori del gambero rosso in Italia non sono molti ma fortunatamente alcuni uccelli hanno imparato ad apprezzare questa preda come alimento. Tra i principali nemici si annoverano: aironi, tarabusi, cormorani e lucci.

FIG. 2 - Gambero rosso della Louisiana a Buccinasco